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ANNO DI ESECUZIONE: 1988/2000
COMMITTENTE: COMUNE DI DORGALI (NU)
IMPORTO DEI LAVORI: L. 4.300.000.000
LUNGHEZZA DI SPIAGGE RICOSTRUITE: 1,2 KM
OGGETTO/DESCRIZIONE DELL’INCARICO SVOLTO:
Le spiagge di Cala Gonone sono ubicate nel Golfo di Orosei, costa orientale sarda. Un insieme di fattori naturali, non ultima la siccità, portò ad un progressivo impoverimento delle spiagge di Cala Gonone fino alla loro quasi completa sparizione ed all’attacco del mare alle falesie di puddinga che delimitano l’altopiano urbanizzato. Notevoli le ripercussioni ecologiche indirette a grande scala, con pressione turistica aumentata verso le piccole cale, raggiungibili dal porto di Cala Gonone con piccole imbarcazioni, invadendo una zona di habitat particolare destinato a parco marino.
Grande importanza rivestiva, per tutto questo, riuscire a ricostruire le spiagge antistanti gli alberghi di Cala Gonone (Palmasera). ed antistanti la falesia di puddinga su cui è insediato un grosso villaggio-vacanze (Sos Dorroles), così da “drenare” la clientela balneare, distogliendola il più possibile dallo spostarsi verso la zona sensibile destinata a parco.
Ciò fu attuato, con un finanziamento di 5 miliardi della Regione Sardegna, con pieno successo.
La costa si presentava ad andamento irregolare, caratteristica per essere punteggiata da secche sommerse e semiaffioranti nelle acque immediatamente antistanti. Il progetto di intervento è consistito in un ripascimento, trattenuto da pennelli perpendicolari alla costa, con la spiaggia ricostruita aperta al mare e da questo battuta e lavata naturalmente. Fu necessario pure eseguire 3 “isole” al largo, con funzioni diverse particolari: due per creare un “centro di attrazione” e far seguire alla spiaggia una convessità marcata che la falesia accenna a centro spiaggia di Sos Dorroles, così da ottenere “spiaggia continua”. L’altra per creare un “centro di attrazione”, a contrasto di quella esercitata dall’ansa portuale di Cala Gonone.
Queste opere fisse, furono progettate semisommerse, a somiglianza di quelle naturali. Esse sono visibili solo con la bassa marea; con l’alta sono visibili solo alcuni massi di “segnalazione” di sicurezza.
L’effetto è oggi di una commistione perfetta fra secche naturali già in sito e secche artificiali in massi naturali.
Il progetto fu testato su modello fisico in vasca, senza che il modello evidenziasse necessità di modifiche.
I massi naturali vulcanici furono reperiti in sito, il ripascimento fu effettuato con inerte di frantumazione di rocce granitiche in disfacimento, di Galtellì.
La stabilità del profilo fu affidata ad un attento studio granulometrico sulla scorta, delle teorie dello “Shore protection manual” e furono impiegate sabbie grosse (superiori a 4 mm e ghiaietti fino a 20 mm).
Le spiagge furono realizzate con pieno successo ed a distanza di 10 anni sono stabili con notevole effetto paesaggistico, stante l’utilizzo della sabbia di granito rosa di Sardegna.
Prestazione professionale svolta dallo Studio Sirito: completa, dagli studi di base, alla progettazione, alla direzione lavori, all’assistenza al collaudo. |